Gli Insegnamenti del restauro – il decalogo
Tra i mille impegni qualche volta amo lasciare spazio ai pensieri inutili e mi diverto a divagare, così mi sono chiesta cosa fosse cambiato nel mio atteggiamento nei confronti del lavoro e dell’arte in genere
Direi che la sostanza è rimasta la medesima ma molto, molto altro è cambiato, forse perché l’attività di restauro, se svolta con coscienza ha molto da insegnare
Ho provato a raccogliere dieci insegnamenti che il restauro ha lasciato dentro me, incisi a fuoco
1 Un’opera d’arte possiede un valore intrinseco ed un valore affettivo. Le opere amate da un proprio gruppo di amatori o fedeli, anche se sono poca cosa di fronte ad altre opere grandiose e dalla grande fortuna critica, hanno un valore aggiunto particolare e difficile da descrivere. Ma quando ci lavori senti di doverle rispettare ancor più
2 I luoghi del restauro restano dentro di te, anche dopo anni, se cerchi con attenzione, puoi trovare piccole tracce dei sentimenti che quel lavoro ti aveva suscitato, propio come fossero vecchi amici che non vedi da anni ma ai quali si pensa con piacere
3 Il restauro ti insegna ad approfondire e pazientare. A vedere oltre, aspettare e poi di nuovo analizzare. Per vedere cosa potrebbe esserci sotto, cosa dietro. Intuire una forma celata, un colore antico, un’abbozzo, una pennellata.
4 Il restauro insegna ad ascoltare. E chi sa ascoltare i muri, può ascoltare tutti, ma proprio tutti! Così è normale mettersi in ascolto della storia passata in un palazzo, un tempio, una chiesa, chiedere agli intonaci quale è la loro vera e più autentica finitura: ” Ma tu in origine … Eri liscio e lucido o ruvido è opaco? … e il colore, che colore avevi??”
5 Il restauro ti insegna che le persone cambiano, qualche volta cambiano in peggio e qualche volta in meglio, unica certezza è che le persone cambieranno nella direzione esattamente opposta a quella che ti aspettavi!
6 Il restauro insegna l’umiltà. Sarà la polvere, sarà che siamo sempre gli ultimi, eppure il restauro ti insegna che hai sempre e continuamente da imparare. Il suo mondo impervio insegna ad ascoltare pazientemente lezioni da chi sa molto meno di te. Insegna a fare i conti con le ingiustizie ad utilizzare forza e intelligenza per districare le matasse più ingarbugliate a resistere e sorridere, sempre.
7 Il restauro insegna la relatività; le tue previsioni saranno quasi sempre sbagliate. Riguardo a persone, politica ed istituzioni; le persone, i clienti o i soggetti giuridici che pensi ti apprezzeranno sempre, sono in realtà pronti a rimpiazzarti al primo soffio di vento. In compenso tutti quei soggetti a cui elargisci un preventivo fatto di malavoglia nei ritagli di tempo, perché diciamolo, ti paiono un poco squinternati o del tutto improbabili, saranno coloro i quali ti daranno grandi soddisfazioni
8 Il restauro insegna che molto si può conservare, a quasi tutto si può porre rimedio, tranne all’ignoranza
9 Il restauro insegna che l’invidia professionale è il più crudele ostacolo che potrai incontrare nella tua carriera … e lo incontrerai per certo!
10 Le più belle soddisfazioni del restauro possono anche non corrispondere ai restauri più “importanti”. Molto dipende dalle persone che hai attorno, dal clima, da quanto hai potuto imparare e quanto restituire all’opera di cui ti sei occupato
e voi quali insegnamenti avete tratto dalla vostra attività professionale!
Testi e immagini
SilviaContiRestauroConservativo
Decalogo perfetto! Aggiungo che Il tempo dedicato ti torna indiretto a effetto boomerang appena concludi un lavoro. E ti scopri a ritrovare le immagini del”prima”ancora incredula perché il tempo in quell’istante si è azzerato e tu sei pronta a ricominciare da capo, arricchita dalle esperienze precedenti..e così via..
Grazie Silvia, è proprio così!
Il tuo undicesimo punto racchiude anche il segreto della giovinezza dei restauratori, ovviamente coadiuvato dal freddo dei cantieri :))