Prove tecniche di appartenenza o resistenza
Questo mio pensiero è per il senso di appartenenza dei restauratori
Una sorta di sperimentazione tecnica. Un piccolo esercizio di resistenza da attuare in caso di commenti, diffamazioni, infamie! Il fine? Diventare categoria di restauratori o guru, chissà
Il più delle volte, quando ci si appresta ad affrontare un nuovo intervento di restauro, ci si trova dinanzi all’opera di nostri colleghi restauratori, quelli che ci hanno preceduto, che sono intervenuti anni prima di noi.
Incredibile a dirsi ma capita veramente di rado che un opera non sia mai stata “toccata” o restaurata. Questo in se ha dell’incredibile se si pensa che la disciplina del restauro, così come intesa dalla normativa, è disciplina relativamente recente
Dicevo, se l’opera ha almeno un centinaio di anni è praticamente impossibile che non sia stata mai sottoposta ad un qualche tipo di intervento, dalla finalità e dall’intenzione più o meno conservativa. Quelle poche volte che accade, ci si trova di fronte all’opera, magari degradata, ma così come realizzata dall’artista, ecco … ci si sente di aver scoperto un tesoro.
Tornando alla realtà, non sempre l’opera in questione è stata restaurata da professionisti restauratori, spesso da pittori nel caso di restauri più antichi, oppure dal volontario della parrocchia che tanto ama l’arte, ma più spesso da decoratori
Sotto il profilo etico e personale preferisco astenermi dal commentare le scelte dei miei predecessori. E per miei predecessori intendo restauratori.
Lo faccio perché credo fermamente che la nascita ed il consolidarsi della credibilità di una categoria professionale, oltre che dalle norme scritte stia nella forza di quelle regole non scritte e non dette, che impongono rispetto e senso di appartenenza
Ciononostante mi rendo conto di quanto questo possa essere difficile, anche quando, forti delle migliori intenzioni, ci si trova ad esempio di fronte a gratuite diffamazioni, magari indotte da una qualche forma di invidia professionale e, chissà perché ci viene una gran voglia di restituire la cortesia! È così difficile resistere dal ribattere a tono. Ma non serve, non è etico e sopratutto non favorisce la più alta causa della nascita di una categoria consapevole
Quando sento irrefrenabile il desiderio di ribattere a qualche cialtroneria, provo a pensare a quanto diffamare e fare cattiverie sia la cosa più facile ed agevole del mondo. È un dato di fatto: tutti, ma proprio tutti, idioti inclusi, sono capaci di fare e dire infamità. Per fortuna non tutti cedono a questo declivio dell’anima e l’astenersi dal diffamare è ben più difficile del suo contrario
Nel panorama sociale contemporaneo dove vince chi insulta e chi è incline all’odio facile, sarebbe bello che noi restauratori fossimo, nella nostra casacca variopinta di categoria semi inesistente, un’altra volta controcorrente.
Ed è un augurio che faccio a me e a tutta la categoria ufficiale, ufficiosa esistente o no!
Testi e immagini
SilviaContiRestauroConservativo
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!